Molto spesso il binomio vino-auto vuol dire guida in stato di ebbrezza e incidenti (purtroppo spesso mortali), ma stavolta voglio parlarne in maniera diversa.
Il mondo dell’auto è stato spesso ed è tuttora in stretto contatto con quello del vino.
Un esempio? Conoscete la storia della famiglia dei conti Marzotto, i cosiddetti “conti correnti”, i quattro gentlemen driver che a cavallo degli anni Cinquanta hanno spesso combattuto sulle strade della “Mille miglia”, della “Coppa d’oro delle Dolomiti” e della “Targa Florio” con piloti del calibro di Fangio, Taruffi, Villoresi e Castellotti?
Più degli altri si conosce certamente Giannino, pilota abile al punto da riuscire a vincere, rigorosamente in doppiopetto, ben due Mille Miglia, nel 1950 e nel 1953, pilotando due Ferrari eccezionali, rispettivamente la 195 S coupe Touring e la 340 America spyder Vignale e segnando nel 1953 il nuovo record di velocità media sul tracciato tra Brescia e Roma e ritorno.
Nel 2006 è lo stesso Giannino (scomparso poi nel 2012) a raccontarci con immutato entusiasmo le avventure di quegli anni nel libro “Così e o mi parve” (editrice Fucina) e a parlarci delle sue paure, delle sue sfide e anche delle sue auto.

Giannino Marzotto alla guida della Ferrari 340 America spyder Vignale. (da La Mille Miglia e Giannino Marzotto)
Non è un mistero che una delle più rosee realtà della viticoltura del NordEst faccia capo a Zignago Holding, la società della famiglia Marzotto che prosegue il cammino iniziato negli anni ’30 dal conte Gaetano con il gruppo Industriale Zignago.
Parlo naturalmente del gruppo vinicolo Santa Margherita, ormai un colosso che è cresciuto sino a diventare un vero e proprio “mosaico enologico” (cito dalla pagina di presentazione del gruppo) che abbraccia alcuni fra i più importanti “terroir” italiani, dal Veneto Orientale, alla Franciacorta,passando dalla Toscana fino alla Sicilia.
E quale migliore esempio di legame tra mondo del vino e quello dell’auto della partecipazione per il secondo anno consecutivo del gruppo Santa Margherita alla Mille Miglia Storica in qualità di Main Sponsor e della partecipazione diretta di Stefano Marzotto su Lancia Aurelia B20 e di Ettore Nicoletto, amministratore delegato del gruppo, su Aurelia B24, oltrechè di un ospite di eccellenza come Ivan Capelli alla guida di una splendida Mercedes SL300?
Neanche a dirlo, vino e auto d’epoca sono due mie grandi passioni, se chiudo gli occhi mi viene facile immaginarmi in una bella spider d’epoca percorrendo le tortuose strade del Chianti senese, fare una sosta in una delle innumerevoli piccole cantine che producono quei vini che solo se li bevi lì, con quell’aria, hanno quel sapore ruvido e vellutato ad un tempo…E allora mi è venuta in mente un’idea. Uno spunto, più che un’idea.
Le auto d’epoca sono come il vino buono, superano il concetto di tempo e migliorano (se curate e amate) con il passare degli anni. E ovviamente aumenta il loro valore.
La proposta è di trovare abbinamenti tra vino e auto, un po’ come fanno i sommelier di tutto il mondo quando abbinano cibo e vino. Non credo che ci siano regole in materia, non credo ci siano abbinamenti giusti o sbagliati, solo punti di vista, dettagli che qualcuno può notare e che agli occhi degli altri non ci sono…
Salute a tutti.